Powered by Blogger.

Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze!

by - marzo 25, 2019

di Demis Biscaro


Fra pochi giorni, precisamente il 28 Marzo, verrà proiettato nelle sale cinematografiche italiane il remake di “Dumbo” diretto da Tim Burton. Ritorna così la storia dell’elefantino più amato di sempre che, dal 1941 ad oggi, ha appassionato i bambini, ma anche i più grandi un po’ sognatori. Come tutte le favole raccontate da Walt Disney, anche questa nasconde dietro di sé una piccola lezione di vita che contribuisce a renderla un grandioso capolavoro.
Il piccolo Dumbo è figlio di Jumbo, un’elefantessa del circo a cui una cicogna, un giorno, ha portato un cucciolo di elefantino che per via delle sue grandi orecchie verrà preso subito preso di mira e ripetutamente schernito dagli altri componenti del circo. Sarà grazie all'aiuto del suo unico amico, il topolino Timoteo, che Dumbo “spiccherà il volo” facendosi accettare dai suoi simili.


È una delle favole più dolci ma al contempo più crudeli della Disney che, nonostante la sua brevità (64 minuti appena), riesce a toccare temi importanti: l’emarginazione e il ruolo della famiglia e degli amici in un contesto simile, ma soprattutto l’importanza del credere in sé stessi per trasformare la propria unicità in un punto di forza, un trampolino per volare alti, sopra le teste di tutti quelli che, accecati dal conformismo, scambiano la diversità per un difetto. Messaggio importante che viene accompagnato da un’animazione coloratissima e anti-realistica, perfetta per un pubblico di piccolissimi che vengono sedotti anche dall'ambientazione circense e dai malinconici occhioni del piccolo elefantino. L’espressività di Dumbo infatti è particolarmente curata e non a caso lui e la sua mamma sono gli unici personaggi del film che non parlano mai perché come tutti ben sappiamo esistono rapporti in cui, a volte, basta soltanto l’amore per comprendersi vicendevolmente. Il loro è un dialogo fatto esclusivamente di sguardi e di gesti e questo li avvicina ancora di più alla sensibilità dei bambini, avvezzi ad esprimersi con abbracci, sorrisi e sguardi piuttosto che a parole.

Il film insegna ad individuare in ogni cosa il lato positivo, ad accettare la diversità imparando a valorizzarla, a non fermarsi alle apparenze e ai pregiudizi: bisogna scavare fino in fondo per riuscire ad apprezzare ognuno di noi ed è solo così si può combattere la discriminazione.
Dumbo è la storia di un riscatto sociale, di quell'elefantino che proposto come icona del "diverso" viene emarginato, allontanato e deriso ma che dalla sua "diversità" e dalle sue debolezze riuscirà a trarne tanta forza per plasmarle in successo.
A differenza dei grandi classici Disney, in cui si celebra la storia d’amore tra principi e principesse, in Dumbo l’approccio è stato completamente diverso: la storia d’amore c’è, ma è quella tra madre e figlio, perché in fondo non c’è niente di più vero e forte dell’amore di una madre disposta a tutto, persino a farsi rinchiudere, pur di proteggere e riscattare il proprio bambino.

Le elefantesse che deridono il protagonista, simbolo di frivolezza e pura superficialità, rappresentano il marcio della società, la critica facile, la pochezza interiore di coloro che non riescono a guardare oltre la punta del proprio naso e non comprendono che c’è molto di più oltre la semplice apparenza.

La morale finale si evince proprio nel momento in cui Dumbo, comprende che non serve piangersi addosso e riesce a spiccare il volo proprio nel momento di maggiore difficoltà, facendosi forza di sentimenti negativi che è riuscito a plasmare in un cielo azzurro con nuvole bianche. Questa storia è un esempio per i bimbi ma anche per gli adulti perché insegna a non mollare mai, a rialzarsi sempre, a credere in  stessi e nelle proprie capacità.

Da non sottovalutare il fatto che la Disney in questo film ha provato a ritrarre i modi crudeli con cui spesso vengono trattati gli animali nei circhi. Viene appunto mostrata nelle diverse scene del film la vita nel circo dal punto di vista degli animali che malinconici e tristi, si ritrovano costretti a viaggiare continuamente in spazi strettissimi, incatenati e lontani dalla propria famiglia. È una realtà che oggi si fa sempre più crudele e amara, che si sta cercando di disciplinare e perché no di abolire, per evitare inutili sofferenze agli animali che meritano di essere lasciati liberi di vivere nel loro habitat naturale.
 Speriamo che questo post, nel rievocare la storia del piccolo elefantino Dumbo, vi abbia fatto un po’ riflettere su una tematica sociale, quella della diversità e del maltrattamento degli animali nei circhi, che risulta sempre attuale, nonostante siano trascorsi quasi 80 anni da quando Walt Disney ha realizzato questo film.

Vi lasciamo con il trailer del remake di Tim Burton, certe come non mai che i più nostalgici si recheranno al cinema nei prossimi giorni per rivedere questa fantastica storia.


Alla prossima cari lettori 😘

Fonte: www.movieforkids.bestmovie.it

You May Also Like

0 commenti